Parlamento delle Due Sicilie

Parlamento del Sud ®

 

Risoluzione 1/2017

Adottata dalle Sovrintendenze durante la riunione in data 25 marzo 2017.

 

La Sovrintendenza Generale,

Riaffermando le delibere delle assise parlamentari X di Pozzuoli (8/6/16) e XI di Napoli(5/11/16), i verbali delle periodiche riunioni di sovrintendenti e le dichiarazioni presidenziali pertinenti;

Riaffermando i principi e le finalità dello Statuto del legittimo Parlamento delle Due Sicilie;

 

Riaffermando il massimo rispetto per il problema dei migranti extracomunitari, vittime strumentalizzate dai potentati economici;

 

Riaffermando che le centinaia di migliaia di profughi afro-asiatici  sono quasi interamente sbarcati nel Mezzogiorno, con recente accentuazione del fenomeno grazie alle direttive e alle risorse dell’UE, e  solo una parte di questi disgraziati prosegue la sua avventura risalendo la penisola poiché incentivi pubblici stanno realizzando veri centri stabili di accoglienza in vari paesi dell’attuale sud;

 

Riaffermando che gli attuali meridionali sono i più famosi emigranti al mondo dalla fine dell’Ottocento in poi a causa della diaspora voluta della politica avversa di tutti i governi italiani;

 

Considerando che una serie infinita di paesi meridionali aveva alla metà dell’Ottocento più abitanti che oggi  con popolazione mondiale quadruplicata, e ciò vuol dire che i discendenti dei felici popoli delle Due Sicilie sono stati ampiamente scacciati  e al loro posto si vogliono collocare alloctoni giovani che soverchieranno quelli rimasti, per lo più anziani, in pochissimo tempo;

 

Considerando che i giovani meridionali puntualmente emigrano per cercare lavoro, praticamente per non tornare più ai luoghi di origine dei loro antenati proprio mentre altri giovani stranieri prendono il loro posto con svariate agevolazioni nazionali e internazionali;

 

Ricordando che gli ultimi dati statistici e demografici indicano la crescita del 55% nell’ultimo decennio di emigranti italiani all’estero, per lo più giovani, per lo più laureati, per lo più meridionali, e che lo sbilancio tra nuovi entrati ed usciti favorisce del 13% i nuovi insediati (infatti lo stato italiano trova costantemente risorse per questi ultimi stranieri e nega ogni assistenza agli altri connazionali);

Prendendo atto  che i napolitani e i siciliani sparsi in tutto il mondo solo in minima parte si sentono realizzati perché in netta prevalenza soffrono per nostalgia, guadagni insufficienti, ostilità dei nativi e sarebbero immediatamente disposti a tornare indietro, anche dopo generazioni, se ci fossero le condizioni minime per accoglierli;

  1. Condanna inequivocabilmente e in maniera assoluta coloro che gestiscono questo traffico umano dall’Asia, dall’Africa e dai paesi dell’Est Europa spingendo un fiume di persone a lasciare la propria terra di origine
  2. Condanna inequivocabilmente e in maniera assoluta coloro che mettono in atto il business dell’immigrato organizzando navi per trasportarli, ospitalità a spese delle comunità residenti e ostacolando ogni voce contraria a questa politica liberticida
  3. Condanna inequivocabilmente e in maniera assoluta il governo in carica italiano che continua la politica antimeridionale di tutti i suoi predecessori sin dalla malaunità del 1861 rendendo sempre più invivibile l’esistenza dei nati nel cosiddetto Mezzogiorno mediante disparità di spesa pubblica e di tariffe private nord-sud, campagna mediatica denigratoria, salvaguardia della criminalità organizzata, biocidio progressivo per interramento di rifiuti tossici, appropriazione indebita dei più redditizi beni culturali.
  4. Riafferma la responsabilità degli amministratori locali che per i “trenta denari” offerti consentono la sostituzione dei loro deportati abitanti con immigrati extracomunitari e li ammonisce per ogni faccia straniera che cammina per le strade del suo paese a pensare alle facce di suoi connazionali che il sistema ha fatto disperdere nei posti più remoti.
  5. Esprime l’obiettivo di spingere le istituzioni ad utilizzare le ingenti risorse pronte per gli immigrati per creare posti di lavoro, case e viaggi gratuiti di rientro nella propria terra per tutti i meridionali costretti a vivere fuori dei confini naturali del sud che ne facciano richiesta.
  6. Invita le scuole meridionali a redigere progetti tesi a suscitare l’orgoglio dei giovani studenti in modo che per essi non sia più automatico e obbligatorio l’emigrazione dopo il conseguimento del titolo scolastico ma sia invece un diritto quello di lavorare nella terra dei propri antenati.
  7. Invita le comunità meridionali all’estero ad informare i propri membri che possiedono il diritto sacrosanto di vivere nella terra d’origine resa non più matrigna
  8. Dichiara che con tutti i mezzi presenti e futuri questa risoluzione sarà portata a conoscenza degli interessati semplicemente per salvare il salvabile e che la vera accoglienza nelle nostre terre sarebbe integrare gli sfortunati in un tessuto sociale millenario, non smembrarlo dolosamente per sostituirlo con un altro più confacente ai poteri finanziari internazionali
  9. Sollecita tutti coloro che amano l’attuale sud dell’Italia, secondo i sacri e legittimi confini delle Due Sicilie, a collaborare in tal senso.
  10. Decide di continuare a seguire attentamente la questione.