La studiosa Marta Petrusewicz, docente di Storia Moderna presso l’Università della Calabria, ha tenuto un seminario alla City University di New York, dove è docente, sul :” Fenomeno Neoborbonico e Identità Meridionale”. Le tesi degli emeriti relatori intervenuti confermano quelle stesse tesi che da anni portano avanti grandi meridionalisti.
Questa notizia riempie di gioia quelli che da sempre sono stati Neo Borbonici Attivisti, consentendo al MNB di diventare il punto di riferimento per la rinascita culturale dell’attuale Sud Italia. Poi, come si sa, l’anima attivista ha intensificato autonomamente la sua opera, finalmente scevra dalle remore della resistenza passiva, per l’improcrastinabilità dei problemi che ci affliggono. Non è tempo di “revisionismo”, parola orribile di settaria origine; al massimo si fa “revisione” nel senso di correzione dei madornali errori degli storici asserviti al regime. Ora è tempo di cementare passato e presente per costruire un nuovo futuro per gli ex territori delle Due Sicilie.
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Pino Aprile solo per fornire qualche dato: da alcuni anni è in corso un serio dibattito negli stati uniti, in particolare a new york, su questi temi. la fortunata combinazione è stata l’aver a capo del john calandra institute, l’istituto di italianistica della cuny, sity university of new york, uno studioso del calibro del proferssor anthony julian tamburri, la cui attività si è sposata benissimo con quella della italian language inter cultural alliance, ilica, fondata e presieduta da vincenzo marra (americano nato a roma: se lo sapersse alberto sordi…), che si propone di restituire la nostra lingua agli emigrati che l’hanno perduta. mi chiamarono a presentare “terroni” alla cuny; poi il libro venne tradotto. visti i risultati (nel giro di conferenze furono coinvolti istituti di cultura, altre università, come la suny, state university of new york, a long island, la john jay, il queens college, eccetera), il programma si arricchì: sono stati tradotti altri libri, di lorenzo del boca, di gianfranco viesti; ogni anno in autunno si svolge un ciclo di conferenze a ny e, da un paio di anni, in primavera a roma, a cui partecipano scrittori e docenti italiani e americani. una sintesi di quegli interventi, sulla identità degli italiani-americani o americani-italiani, è il libro che è stato scritto nelle due lingue da quei conferenzieri e che è stato pubblicato negli stati uniti: verrà ufficialmente presentato nell’evento-dibattito che si terrà a ny, alla john jay university, manhattan, il 3 ottobre (ci saremo, anche come co-autori, del boca e io). fra le iniziative sorte da questa serie di attività, un programma di collaborazione fra università di ny e alcune università italiane. uno dei risultati più interessanti è l’incontro fra giovani imprenditori italiani e loro colleghi statunitensi. quest’anno, che sappia, ne verrano almeno una ventina di nuovi. mi fermo qui. ma non è tutto qui. mi pare, quindi, interessante la coincidenza di una iniziativa culturale come quella sui neoborbonici a ny, appena dieci giorni prima di quella della ilica. ottimo. è la conferma che il tema ha bisogno di più intelligenze e più opinioni per essere rappresentato, spiegato, capito, più compiutamente. e vuliss’a maronn che una pigra e chiusa accademia, cogliendo l’esempio di chi, nell’università, mostra maggiore curiosità e apertura, si dia finalmente da fare