27 DICEMBRE 2014
RICORRENZA 120° ANNIVERSARIO
DELLA MORTE DI FRANCESCO II
RE DI NAPOLI E DELLE DUE SICILIE
L’associazione VivilaCittà di Rovereto, in collaborazione con il legittimo Parlamento delle Due Sicilie . e dell’Associazione Neo Borbonici Attivisti da Napoli, organizza Sabato 27 Dicembre ore 15,00 importante appuntamento presso la Chiesa della Collegiata in Arco (TN) con la Santa Messa in suffragio dell’ultimo Re di Napoli Francesco II di Borbone nel 120° anniversario della sua morte (27 dicembre 1894), a cura delle varie associazioni identitarie e filoborboniche che aderiranno.
Esecuzione dell’inno delle Due Sicilie a cura della Banda Borbonica/Schutzen.
L’occasione per incontrare i responsabili dei vari Movimenti e Associazioni, delegati, iscritti e simpatizzanti provenienti dal Regno e dagli “esteri”.
Programma ufficiale:
Ore 10,00 Saluto delle Autorità presso il Comune di Arco con i responsabili delle varie associazioni e movimenti partecipanti.
Ore 12,00 Pranzo a cura della Protezione Civile “NUVOLA” della Provincia Autonoma di Trento
Ore 15,00 Santa Messa Chiesa Collegiata, con commemorazione di S.M. Francesco II di Borbone a cura del prof. Vincenzo Gulì
Ore 16,00 Sfilata con Picchetto Borbonico e Battaglione Schutzen
Ore 16,30 Deposizione della Corona d’alloro presso la targa della via intitolata a Francesco II dal Picchetto Borbonico comandato da un Ufficiale delle Armate di Terra delle Due Sicilie. Esecuzione dell’inno delle Due Sicilie da parte di una delle due bande partecipanti
Ore 17,00 Concerto bandistico in piazza
Info:
ASI Comitato Provinciale di Trento
Viale Trento, 33/b
38068 Rovereto
Tel. 339 2867099
e-mail : asiprovinciatrento@gmail.com
IN OCCASIONE PER I PARTECIPANTI:
NATALE IN TRENTINO ARCO 2014
Questo Comitato invita tutti i partecipanti a trascorrere il periodo natalizio in Trentino soprattutto ad Arco, per i Mercatini di Natale.
Dove potete visitare anche i Mercatini di Trento e Rovereto.
Durante questi giorni natalizi potete incontrare personaggi storici come la Principessa Sissi e Francesco Giuseppe Imperatore d’Austria con la sua Corte, rappresentati da varie persone artiste che vi coinvolgeranno nell’atmosfera natalizia Asburgica.
Degustazioni dei prodotti tipici Trentini.
Ci saranno convenzioni speciali per gli Alberghi, Hotel e Ristoranti della zona,
visite guidate nei d’intorni, Riva del Garda, Mart di Rovereto, Muse di Trento.
Come raggiungere ARCO:
Stazione FS Rovereto + Autobus
Autostrade A22 del Brennero uscita Rovereto Sud
Aeroporto di Verona proseguimento A22
Servizi attrezzati per Camper
DOPO 120 ANNI VIVA ‘O RRE!
Esattamente 120 anni or sono, il 27 dicembre 1894, nel primo pomeriggio moriva ad Arco, presso Trento in territorio austriaco, l’ultimo Re di Napoli Francesco II di Borbone. Aveva appena 58 anni, minato dal diabete, in modeste condizioni economiche ed emaciato per aver trascorso oltre metà della vita in esilio, primo emigrante del conquistato Regno delle Due Sicilie. Gli arcensi nemmeno lo conoscevano come sovrano se si eccettua l’entourage dell’arciduca Alberto che assai spesso si tratteneva con lui. Viveva in un semplice appartamento in uno degli alberghi della cittadina trentina, luogo di soggiorno e cura a nord del Lago di Garda. Si faceva chiamare sig. Fabiani per l’indole umile e il desiderio di non rivangare il tristissimo passato a causa dei parenti-serpenti Savoia. Aveva cordiali rapporti con tutti anche con i contadini più rozzi che trattava alla pari con riconosciuta affabilità. Grande praticante cattolico, era prediletto dall’arciprete Chini, suo confessore settimanale che lo vedeva nella chiesa della Collegiata per le sacre funzioni e il rosario giornaliero. Di questo il parroco ha lasciato testimonianza scritta con parole di forte encomio per questo figlio di Napoli costretto a vivere i suoi ultimi anni a 800 km dalla sua meravigliosa città natale. Recentemente il comune di Arco ha intitolato a lui la strada dove abitava e che percorreva per circa un chilometro ogni giorno per recarsi alla chiesa percorrendo il viale delle Magnolie che porta alla piazza centrale e al sacro edificio. Ai suoi funerali furono presenti solo i parenti più stretti, come la regina Maria Sofia e i suoi fratellastri; oltre naturalmente ai rappresentanti di Vienna che ben lo conoscevano e che gli resero i massimi onori militari con un grande schieramento di soldati austriaci. Fu sepolto nella cripta della Chiesa, portato poi a Trento per gli eventi della I guerra mondiale e successivamente a Roma nella chiesa di Santo Spirito dei Napoletani in via Giulia, ricongiunto alle spoglie della moglie, sopravvissutagli per ben 31 anni. Solo per 1984 è stato possibile farlo finalmente riposare in pace nella Cappella Reale nella Basilica di Santa Chiara a Napoli, assieme ai sui cari e a tutta la dinastia borbonica. Per il centenario della morte a Napoli ci fu una grande manifestazione di affetto e onore al sovrano, il 27 dicembre 1994, che ha dato il via al ricordo annuale di quella data man mano in più chiese dell’attuale sud Italia, sovente con l’intervento dei suoi discendenti come avvenne alla ricorrenza secolare.
Da allora pochi curiosi si sono recati dal meridione d’ Italia alla cittadina sudtirolese in ricordo di Re Francesco. Per il 120˚ della sua nascita al cielo alcuni emigranti meridionali in zona hanno ben pensato di organizzare una grande manifestazione per la memoria delle Due Sicilie. Naturalmente è stato fatto appello a tutte quelle realtà che già avevano ossequiato il 27 dicembre il re per convogliarle ad Arco dove mai i suoi ex sudditi lo avevano riverito. Gli abitanti locali, ex austriaci, sono stati subito disponibilissimi all’evento, ma gli ex duosiciliani si sono comportati in maniera obiettivamente indegna. Quasi tutti hanno preferito la solita Messa (inconsueta e quindi ipocrita per i più) vicino casa negando al sovrano la soddisfazione di osservare dall’alto i discendenti dei suoi sudditi nell’omaggio per la prima volta nel luogo della dipartita. Ancor più grave il silenzio della Casa Reale e dell’Ordine Costantiniano, puntualmente invitati almeno a mandare un messaggio agli organizzatori. Indubbiamente per molti vale l’ostacolo della distanza che obbligava ad impegni non sostenibili di tempo e di denaro; ma per parecchi risalta solo la cattiva volontà e il passivismo che connota la loro apparente deferenza borbonica.
Un gruppo di veri duosiciliani è invece partito per Arco, in piene feste natalizie e nell’imperversare del maltempo invernale. Probabilmente avevano presenti e rispettavano i valori borbonici che in nome del re impongono qualche sacrificio alla famiglia e agli interessi personali. Per altri evidentemente quei valori sono invertiti come nel più classico ambiente giacobino, quello dei nostri nemici di sempre.
Le emozioni di vedere la modesta casa dov’è morto Francesco, la strada a lui dedicata, la chiesa in cui pregava e il luogo della prima sepoltura, l’affetto e l’ossequio dei locali verso di lui, le parole sublimi dell’officiante che aprono le porte alla sua beatificazione sono abbondanti soddisfazioni per i sacrifici fatti. Com’era possibile riverire Francesco II unicamente con gli ex austriaci? Com’era tollerabile l’assenza dei suoi sudditi dalle ex Due Sicilie? Come si poteva non far risuonare nell’Altogarda quel grido di VIVA ‘O RRE! , tanto gradito ai sovrani borbonici, che con troppa leggerezza si sente echeggiare nel meridione ad opera di chi poteva dimostrare ad Arco la sua vera devozione? Ah, già, i sacrifici non sostenibili per esserci. Ebbene per chi sa bene che volere è potere, a meno che non si sia realmente impossibilitati, auguriamo che lo siano veramente per amore di sincerità e di giustizia…
Al termine della Messa solenne è risuonato alto e fremente alla Collegiata dell’Assunta il grido dei veri duosiciliani VIVA ‘O RRE! Francesco ha sorriso dal cielo e gli ex austriaci hanno finalmente constatato che vi sono ancora persone che conoscono la storia ed hanno coraggio di dimostrarlo. ONORE per sempre ai presenti e DISONORE per sempre agli assenti che sanno nel loro intimo di aver scelto di non esserci!
Vincenzo Gulì
Il P2S omaggia con il suo presidente S.M. Francesco II nell’ultima chiea da lui frequentata in territorio austriaco
Ricordi di due splendidi giorni per il nostro grande Francesco II
Rare foto asburgiche per i funerali di Francesco II di Borbone celebrati a Trento secondo il rito solenne della morte di un sovrano. Poi il feretro fu tumulato nella chiesa di Arco e solo 40 anni dopo traslato, con la moglie e la figlia premorta, a Roma nella Chiesa dello Spirito Santo dei Napoletani. Dopo 90 anni dalla dipartita finalmente i resti della famiglia reale sono stati definitivamente collocati nella cappella reale borbonica a Napoli in Santa Chiara.