Il P2S, tramite la sua associazione di riferimento NBA,  organizza per il prossimo sabato 16 giugno 2018, alle ore 17.00,  un evento culturale che intende ricordare anche quest’anno la riconquista borbonica di Napoli del 1799. Per la prima volta quel fausto 13 giugno 1799 sarà commemorato con i rappresentanti degli alleati più importanti dell’Armata della Santa Fede, i soldati russi del cap. Henry Baillie. Infatti il Consolato della federazione Russa in Napoli ha concesso il suo patrocinio alla manifestazione e ha promesso la presenza di suoi esponenti al convegno di studi che si svolgerà nel complesso monumentale di San Lorenzo Maggiore di piazza San Gaetano a Napoli, all’interno della Congrega dedicata al Santo Antonio, eletto dal popolo condottiero della vittoria sanfedista sugli atei giacobini.  

PROGRAMMA DEFINITIVO

Nell’ambito della Festa di Sant’Antonio, dei Frati Minori Conventuali della Basilica di San Lorenzo Maggiore, piazza S. Gaetano di Napoli, questo il programma di Sabato 16 giugno:

  • h 10.30 SONA CARMAGNOLA Rievocazione storica dell’ingresso dell’Armata della santa Fede nella capitale il 13 giugno 1799 con corteo in costumi d’epoca, teatralizzazione e dialoghi di Antonio Nardiello.                       Percorso allegato.                                                                      A cura dell’associazione I SEDILI DI NAPOLI
  • h 18.00 GLI ALLEATI RUSSI DELL’ARMATA DELLA SANTA FEDE          Conferenza storica sulla partecipazione delle truppe dello zar Paolo I alla riconquista del card. Ruffo. Relazione del prof. Vincenzo Gulì ed intervento del consolo onorario della Federazione Russa a Napoli dott. Vincenzo Schiavo.

A cura dell’associazione NEO BORBONICI ATTIVISTI

Comunicato stampa del 12-6-18

RITORNA LA TRAZIONALE FESTA DI SANT’ANTONIO DA PADOVA
AL CENTRO STORICO DI NAPOLI
Il compatrono forse più amato dai Napolitani è senza dubbio Sant’Antonio da Padova. Innumerevoli i miracoli a lui attribuiti e
che sono legati alla Basilica di San Lorenzo Maggiore, dai più meglio conosciuta infatti, come “la chiesa di Sant’Antonio”.
Uno dei periodi storici che caratterizzano la devozione popolare per il Santo è quel drammatico 1799 che vide scorrere tra le
strade cittadine il sangue di decine di migliaia di Napolitani. In quell’anno è ancora poco certo se ci fu o meno il miracolo dello scioglimento del sangue di San Gennaro; fatto sta che Sant’Antonio, nel cui giorno onomastico si completò la riconquista della
Città e del Regno, divenne da quel lontano giugno del 1799 e per lungo tempo il primo Patrono della Città!
Dal 12 e fino al 17 giugno, la tradizionale Festa in onore di Sant’Antonio al Centro Storico di Napoli, racconterà tra l’altro
anche quegli avvenimenti. Già martedì 12 giugno alle ore 18, presso la Sala Museo del Complesso Monumentale di san Lorenzo Maggiore, l’Associazione “I Lazzari” con Davide Brandi e Francesco Santamaria terranno una conferenza sulla “Storia del Popolo napolitano
da Masaniello all’Esercito della Santa Fede”. Sullo stesso argomento il grande Corteo Storico, a cura dell’Associazione I Sedili di Napoli che scorrerà nelle strade del Quartiere, sabato mattina dalle ore 10:30 e che rievocherà i fatti sanguinosi del 1799
e l’ingresso a Napoli del Cardinale Ruffo. Al corteo parteciperà tra gli altri, l’Associazione “Fontevecchia” di Spoltore (PE) e gli attori del teatro Gelsomino di Afragola, diretti da Antonio Nardiello.
Mercoledì 13 giugno, alle ore 17:30 davanti alla Basilica, inaugurazione della Festa con la presenza del Presidente della Municipalità
4, Giampiero Perrella e poi, dopo la Santa Messa, la tradizionale processione con le reliquie di sant’Antonio vedrà la partecipazione anche di associazioni culturali laiche con la presenza dei Templari Cattolici, l’antico
stendardo dell’Arciconfraternita del Santissimo Sacramento “La Sciabica”, tutte le UCO del I Decanato ed una rappresentanza nolana con un “Giglio” in scala. Giovedì nel chiostro monumentale del Complesso, l’ormai tradizionale appuntamento con lo spettacolo
Sant’Antonio’s Day a cura dell’Associazione Terra Mia e del Complesso Monumentale La Neapolis Sotterrata. Venerdì, prima dell’atteso film di Enzo Morzillo “Antonio il Santo dei Miracoli”, i Templari Cattolici d’Italia, terranno con Francesco Galardo una conferenza
su “I Templari di ieri e di oggi, la Regola”, mentre sabato a chiusura del “cartellone” culturale, nella Congrega di Sant’Antonio, sempre nel chiostro monumentale, incontro con la Comunità Russa di Napoli, presente il Console di Russia, Vincenzo Schiavo e
con l’Associazione Neoborbonici Attivisti, per ricordare i soldati Russi che combatterono con l’Esercito della Santa Fede per la riconquista del Regno. Nel corso della Festa che si concluderà domenica pomeriggio, il gruppo musicale “Le Tammorre di Salvatore
Iasevoli”, con la voce di Alessandra Falivene, sarà presente in piazza San Gaetano e strade limitrofe con danze e musiche della tradizione popolare partenopea. Domenica in piazza San Gaetano, Annalisa e Luciano Iovinella, leggeranno brani di Viviani ed Eduardo.
Grande chiusura con giochi pirotecnici all’imbrunire, offerti dalla UCO Maria SS. dell’Arco, presidente Salvatore Murolo. Si ringrazia la Municipalità 4 e “Citelum Illuminazione ” per la preziosa collaborazione
Mediapartnerdegli eventi “Identità Insorgenti”
Per maggiori informazioni sul programma :
www.sedilidinapoli.com
pagine FB:
I Sedili di Napoli (organizzazione no profit);e I Sedili di Napoli Custodi della Nostra Storia
L’Ufficio Stampa
I Sedili di Napoli – Onlus

L’invito del consolato su FB
Servizio tv sulla serata

 

 

Nella stupenda cappella di S. Antonio, in pieno periodo dei festeggiamenti dei frati di S. Lorenzo Maggiore, per il Santo della Vittoria Sanfedista del 1799, si è tenuto l’incontro culturale sull’Alleanza Napoli-San Pietroburgo nella riconquista del regno dell’armata cristiana guidata dal card. Ruffo, con il patrocinio del consolato russo di Napoli. A poca distanza dalla sala capitolare dove nel gennaio 1799 i Sedili di Napoli ripresero l’antica sovranità decidendo di resistere agli invasori francesi, il prof. Vincenzo Gulì ha tracciato le linee essenziali della battaglia per la liberazione della capitale dai giacobini interni ed esterni, ponendo l’attenzione sull’aiuto del contingente dello zar Paolo I evidenziatosi specialmente nella fondamentale presa del Ponte della Maddalena. L’appassionato pubblico convenuto, tra cui una nutrita rappresentanza di russi, ha mostrato di gradire la narrazione dei fatti del 1799. Un brivido è rimbalzato dai napolitani ai russi e viceversa quando sono stati ascoltati gli inni nazionali della Russia zarista, del Regno delle Due Sicilie e dell’attuale Confederazione Russa. La serata si è conclusa con la promessa di analizzare presto altri dati di archivio sui Granatieri russi che combatterono e morirono contro la Rivoluzione atea  e chiarire ancora meglio questa pagina gloriosa e pressoché sconosciuta della storia russo-napolitana.

[V.G.]

Sfilata del corteo storico in mattinata